Voci incontrollate presero spazio sui media, quindi divennero prominenti. Il fatto svanì dal discorso pubblico. La vittima divenne un nome tra i tanti e parte di un gioco folle di rimandi, sospetti e accuse incrociate, condite da piccoli dissapori, alcuni antichi come la memoria dei vecchi che, pur volendo sembrare distaccati, commentavano ogni dettaglio, arricchendolo di veleno fresco.
Presto non ci fu più una destinazione precisa per le parole.
Tutti aiutavano tutti ma allo stesso tempo erano contro tutti, come se non si attendesse che un cadavere per dare il via a una guerra i cui eserciti erano pronti da decenni, ma dormivano cullati da una dolce ipocrisia.
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