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| Le Maître des Âmes |
Leggiamo un estratto dal libro "Épopée - Tales from French Game Developers" di Thomas Ribault, pubblicato da Hardcore Gaming 101, in cui Yannick Cadin, sviluppatore di alcuni dei primi giochi di Ubisoft (ai tempi Ubi Soft Entertainment Software) quali Zombi, Le Maître des Âmes, Hurlements e Manatthan 95, ricorda gli inizi della compagnia, raccontando un aneddoto sulla spregiudicatezza con cui i fratelli Guillemot, i fondatori, "convinsero" Sylvie Hugonnier a lavorare per loro. Siamo nel 1986 e l'obiettivo era quello di ottenere i diritti per distribuire in Francia i più importanti titoli internazionali, in particolare quelli USA, con cui si facevano più soldi perché più conosciuti e appetibili per il pubblico. All'epoca i Guillemot gestivano soltanto una compagnia di vendita all'ingrosso, che non aveva alcun credito per occuparsi di publishing di videogiochi.
<<In quel momento il mercato dei videogiochi funzionava nel modo seguente: gli editori pubblicavano i loro giochi solo nelle loro nazioni, ma all'estero chiedevano ad altri editori di videogiochi di occuparsene, perché teoricamente questi ultimi conoscevano meglio il loro mercato e sapevano come venderli. GIS, la compagnia con sede a Carentoir, era specializzata nella vendita all'ingrosso, ma non nella pubblicazione - erano arrabbiatissimi (i Guillemot ndr) vedendo tutti quei soldi passargli sotto al naso senza poterli agguantare. Per sedurre gli editori esteri, decisero quindi di ingannarli e tirarono su dal nulla una casa di sviluppo. Inizialmente l'operazione fu davvero opaca (solo successivamente cambiarono il loro modo di fare) perché volevano solo distribuire i giochi internazionali in Francia. Non volevano nemmeno che apparissero i loro nomi, quindi crearono una compagnia per gestire l'amministrazione, mettendo un uomo di paglia come CEO. Puntarono a Sylvie per la sua esperienza in Rainbow Production e l'attirarono promettendole delle azioni della compagnia. Si scoprì che i fratelli Guillemot erano dei veri furbi, si potrebbero definire subdoli, e nel mentre Sylvie dava le dimissioni dal lavoro precedente, loro modificarono il suo contratto cancellando ogni riferimento alle suddette azioni. Di fronte al fatto compiuto non poté tirarsi indietro. Secondo me all'inizio i dirigenti di Ubisoft volevano solo dimostrare di poter fare dei giochi per ottenere la necessaria fiducia, senza badare alla qualità. Avere un gioco era la condizione obbligatoria per strappare accordi di distribuzione.>>
Pagina ufficiale di Épopée - Tales from French Game Developers

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